segnato dalle corde,
esibito in mille forme.
Di colpo mi prendi stringendo un nodo stretto al cuore
e godo in silenzio.
Come implori ti ingoio mio cielo
respirando a stento,
bevo stille amare del mio pianto.
Con ali stuprate dalle fruste di cuoio,
quasi volo a graffiare con le unghie il tuo manto
Nella notte di luci,
squarciando la pelle di luna,
affondo nei tuoi occhi di fuoco
e lentamente mi brucio.